
Dec 30, 2009
The Freedom House Reports

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Dec 28, 2009
World Values Survey

Dec 23, 2009
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Dec 19, 2009
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Dec 11, 2009
The Prosperity Index

Nov 30, 2009
Sé. Concetti e Pratiche
L’autore affronta il tema della costruzione identitaria in un percorso di riflessione che, utilizzando concetti sociologici, psicologici e psicanalitici, approfondisce il rapporto circolare tra senso di identità, riconoscimento e prospettiva spazio–temporale. Constatata la condizione di solitudine del soggetto tardo–moderno, nella seconda parte del lavoro viene proposta una via d’uscita per diventare artigiani, produttori e non meri consumatori della propria vita: il racconto di sé. Il lavoro autobiografico non è un melanconico ripiegamento su se stessi, ma un modo per ripartire nel viaggio della vita con maggior consapevolezza dei propri limiti e possibilità. Sviluppare i negativi della vita, oltre ad essere un itinerario di apprendimento, può favorire il senso di autoresponsabilità: la storia personale poteva essere diversa, ma la persona che prova a raccontarla onestamente forse imparerà ad amarla un po’ di più, o per lo meno accettarla per quello che veramente è.
Epigrafe:"Dopo aver letto questo libro, stanco di riflettere sulla tua vita interiore, forse andrai “là fuori”, interessandoti alla vita degli altri come fini in sé, non come mezzi per soddisfare i tuoi bisogni o lenire le tue paure. Spero che il tuo prossimo faccia altrettanto. Ma non conterei più di tanto né sul ricevere né sul dare. La festa dell’Io imperversa, e tu ne fai parte: no Io no Party!".
Leggi la recensione del libro di Danilo Breschi su "Appunti di Cultura e Politica" e il capitolo L’homo oeconomicus e l’esploratore solitario pubblicato in “Lettera Fim”. Puoi leggere pagine scelte del libro e/0 acquistarlo visitando il sito dell'editori Aracne
Nov 26, 2009
Clicca su te stesso. Sé senza l'Altro

L’autore ha intervistato 20 giovani dai 20 ai 30 anni che vivono con i genitori, ricostruendo il vissuto di ciascuno sulla base dei rapporti con la sua stanza e gli oggetti che la popolano. Ha poi analizzato 60 autobiografie di studenti universitari, confrontando le sue impressioni con una vasta letteratura psicologica e antropologica e con i risultati delle più note ricerche dei sociologi italiani sui giovani, ne ha tratto un quadro non incoraggiante dei limiti di questa generazione “senza padri né maestri”, e delle relative responsabilità della generazione precedente. I giovani-figli e gli adulti-genitori paiono costruire le loro identità all’interno di una vera e propria cultura della dipendenza. Quest’ultima partendo dalla famiglia si estende ai principali luoghi della socializzazione (scuola e lavoro su tutti), finendo per costituire un aspetto essenziale della cultura italiana tout court. L’autore fornisce un’ulteriore inedita chiave di lettura dei rapporti tra giovani e adulti: la collusione intergenerazionale.
Il libro è stato acquisito da rilevanti biblioteche statunitensi: Stanford University Library, Yale University Library, Harvard College Library, Cornell University Library, Library of Congress, The New York Public Library. Leggi la recensione del libro dell'ANSA, del Nuovo-New Auxology, Manifesto per l'Infazia e l'Adolescenza, e di Lettera Fim.
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